Lettera di una figlia alla madre:
Vorrei scrivere quelle parole che ho nel cuore,
che custodisco nel profondo del mio animo e rimagono taciute
poiché le mie labbra,
davanti ai vostri volti,
non riescono più a proferir parola…
Allora mamma e papà ho deciso di raccontare qui quello che tanto vorreste comprendere di me, anche se non so quanto sia possibile visto che nemmeno io ci capisco qualcosa.
Come un foglio bianco mi sento indefinita, ricerco in continuazione ispirazioni nuove per disegnarci sopra qualcosa; quel bianco accecante mi fa sentire persa.
Mi domando chi sono? Quali sono i miei colori?
Disegno linee e profili sul mio volto, lo dipingo vivacemente trasformandolo in una maschera, nascondendo quel foglio candido e i dubbi sulla mia identità.
Lo so, vi vedo dispiaciuti, non vi spiegate perché quando sono fuori con i miei amici rido e sono felice mentre a casa, lavata via la maschera, mi chiudo nella mia stanza e nel silenzio.
Alzo il volume della musica, di una canzone che con qualche parolaccia mi illudo possa darmi la straffottenza necessaria a fregarmene del vostro dispiacere.
Non chiedetemi, come fa il mondo, di essere perfetta. Non chiedetemi di interpretare il ruolo della brava figlia, non fatemi indossare l’ennesimo volto che non mi appartiene.
Nel mio rifugio, con libri di scuola evidenziati ma letti poco, con i vestiti un po’ sulla sedia, alcuni sotto a un letto sfatto mi concedo di essere libera. Però mamma ti confido che per quanto io possa sembrare forte, sicura di me, ho tremendamente paura: quel foglio bianco mi sembra essere così vuoto.
Ogni tanto bussi alla mia porta, vuoi parlare. Ti vedo un po’ impacciata, indecisa sulle parole da dirmi; non sai quante volte avrei voluto vincere quella distanza tra noi con un abbraccio ma poi penso che almeno una delle due deve essere forte e ti respingo.
Lo faccio perché altrimenti le mie difese cadrebbero e vedresti quel caos che sono, vedresti la mia confusione e i miei dubbi, gli errori che commetto… Insomma avresti la certezza che io con la brava figlia non c’entro proprio nulla e allora nel tuo sguardo leggerei delusione, proprio quella che leggo negli occhi di papà tutte le mattine quando vorrei avvicinarmi come facevo da bambina e salutarlo con un bacio ma i suoi occhi che mi scrutano, che giudicano la matita nera e il mascara sui miei, mi bloccano.
Allora scappo fuori sbattendo la porta, scendo le scale con gli occhi lucidi e mi fermo un momento prima di aprire il portone: mi ricompongo, tiro fuori una sigaretta ed esco fuori pronta ad andare in scena.
A queste parole vorrei rispondere con altre, parole sempre di figlia… una figlia artista
Vorrei dirti ragazza che la brava figlia non esiste e che probabilmente anche la tua mamma ha vissuto nella paura di questo confronto. Ti svelo una cosa molto importante: come non esiste la brava figlia non esiste nemmeno quella cattiva; sono ruoli, copioni, volti… Non sei tu.
Quel foglio bianco che vedi vuoto in realtà contiene già tutti i colori, miliardi di sfumature dalle più accese alle più delicate.
Quel foglio contiene già tutto quello che può servirti senza costringerti a indossare maschere preconfezionate.
Quando il mondo sembra non volerti accettare per quello che sei alza il volume della musica ma non per barricarti nel tuo nascondiglio, bensì per ballare e cantare senza più vergogna, fatti sentire ancora più forte e rimarrai sorpresa di quanti come te vinceranno la paura e si uniranno alla tua rivoluzione.
Ci vogliono forza e coraggio per essere se stessi, per ammettere di non essere perfetta, per accettare di essere confusa.
È giusto che tu non sappia dove andare, che tu voglia esplorare, è bello che tu commetta degli errori.
Vivi, diventa una donna piena di colori, sbaglia per imparare non per negarti la Bellezza della vita.
Diventa un’artista, un po’ ribelle certo ma autentica, dipingi quel foglio o piegalo per farne un aeroplano con cui volare. Non restituire al mondo il copione che vogliono che interpreti!
Ricorda che non esistono la brava e la cattiva ragazza, esisti tu.
Sono convinta che l’arte possa rivestire un ruolo importante per restituire il futuro ai giovani e alla società, attraverso essa i ragazzi possono trovare quella libertà di espressione per potersi sfogare, conoscere, confrontare. Possono mostrarci il mondo che un domani potrebbero costruire, possono ricordarci che siamo tutti figli, che abbiamo tutti paura del giudizio e che tutti indossiamo una maschera.
Non chiedere a tuo figlio di interpretare ruoli, trova il coraggio di essere libero e autentico e il tuo esempio lo ispirerà.
Tamara
(Photo by Daniel Chekalov on Unsplash)