Più passa il tempo, più ho come la sensazione di comprendere nel profondo le emozioni, il vissuto di Van Gogh!
Sì lo so non ha senso, vero?!… Eppure è come se fossi dentro di lui e provo ogni fase del percorso: dalla profonda solitudine, al profondo ed unico scopo di volersi esprimere liberamente nella sua visione della Vita, dell’arte e della spiritualità.
Perché diciamocelo, non vi è arte senza ispirazione animica!
E poi il legame-dipendenza dal fratello, le troppe ombre interne che non gli hanno permesso di comprendersi fino in fondo, gestendo così emozioni e relazioni sociali… Insomma tutto un insieme di cose che mi parlano, parlano alla me di questa vita, a ciò che ero ed a ciò che sono oggi, dopo aver almeno intrapreso un percorso spirituale volto alla riscoperta proprio del mio Profondo.
Sono un’empatica, probabilmente è solo questo che mi fa da ponte e da specchio quando penso a lui. Eppure ultimamente torna in continuazione, come un richiamo a ciò che potrebbe ancora essere se certe cose non vengono affrontate diversamente.
Chiariamo, non sto dicendo che sonno l’incarnazione di Van Gogh! Sto solo dicendo che lo capisco, lo comprendo fin nel profondo.
Insomma, lui come me e come ogni artista visionario che in qualche modo porta un nuovo tipo di espressione, a meno che non sia già imbrigliato nel business attuale, non è completamente compreso.
Non finirò mezza disperata a morire sola e devastata da me stessa, ma portare una propria forma autentica di arte richiede tantisssssima determinazione, è un atto da folli o da coraggiosi, o entrambe le cose.
Vivo una vita tra l’arte e la spiritualità, due vie che per me si compenetrano sinergicamente e che pertanto non potrei mai scindere; e nel cammino di una mia riscoperta in ogni ambito, mi sono ritrovata più di un anno fa a dar vita, con Marina al Movimento Arte Spirituale.
Non avevo bisogno di sostegno psicologico per quello che faccio: volevo solo dare la possibilità allargata e condivisa a noi, ad altri artisti e poi solo in ultimo (ma non meno importante) ai visitatori di cogliere occasioni di incontro e scambio, crescita e riflessione, risate e confronti accompagnati dalle meraviglie delle forme artistiche, che inevitabilmente parlano di Noi, della Vita, della Vita che non vediamo e del cosa c’è Oltre….
Riflessioni, occasioni di crescita, di non isolamento, perché se sei un Van Gogh in questa epoca hai l’occasione giusta di non essere necessariamente deriso, ma sostenuto da altri Van Gogh come te!
Porta la tua meraviglia nel mondo!
Porta la tua autenticità artistica, quella che non solo si esprime stilisticamente in modo diverso, ma quella che ha un contenuto così profondo, che neanche i critici d’arte potranno mai imbrigliare nelle loro supposizioni dialettali.
Porta il tuo unico e personalissimo messaggio, credici! Perché attraverso l’arte tu hai scelto di essere diverso, oltrepassare il già conosciuto, cantare fuori dal coro, ispirare, scuotere, far riflettere, ma non basta…
No, per farlo non basta volerlo. Devi combattere ogni giorno, impegnarti ed esporti, devi essere presente con il cuore, il corpo, lo spirito, la mente, con tutto te stesso. Devi dare voce letteralmente a ciò in cui credi.
Fosse per noi, di fatto, faremmo come Van Gogh: ci isoleremmo, perché l’unica cosa davvero importante è esprimerci. Volare tra le braccia dell’ispirazione, in quella sorta di tempo senza tempo, di musica non udibile, di Anima dentro fuori ed attraverso di noi!
E chissenefrega degli altri, chissenefrega se vieni capito, accolto, sostenuto.
Ma questo andava bene quando i tempi erano diversi. Oggi puoi tornare a fare la differenza, puoi parlare a coloro che non credono più che ne valga la pena. Sono sincera, la società non ci aiuta!
Essere un artista è ancora considerato un hobby, un “fai le bizze, dovresti omologarti, vai a lavorare”. È ancora considerato superfluo, ma si sbagliano!
L’arte parla al cuore di chi la sa o la vuole ascoltare.
Parla della vita e delle infinite possibilità che ancora abbiamo di tornare a vedere la Bellezza ovunque, nonostante tutto.
Parla di tenebre e luci, di tutte le emozioni conoscibili, del divino, del qui e ora e dell’immortalità dell’anima. Parla di storie di altre vite, di altri tempi, di altre voci e visioni.
Parla e nessuno potrà mai impedirle di farlo.
Tu puoi dare voce al tuo cuore…
Alice
(Immagine, presa da Unsplash, diAmaury Salas @eseamau)