Momenti sospesi al di là del tempo
incontri,
per i quali le lancette dell’orologio
tornano indietro.
Desiderio intenso
primordiale
ribelle alle leggi del tempo,
come fuoco
divampa
brucia.
Desiderio di Amanti sconosciuti:
si cercano
si trovano
e si perdono
in una danza senza fine.
Rubano notti di luna piena
per aversi ancora una volta,
sempre l’ultima.
Quante storie di passione si possono raccontare, quante ne abbiamo vissute, quante ascoltate, viste in un film o lette in un libro. Ce n’è una che ogni artista conosce bene poiché è quel fuoco che lo anima e lo emoziona durante ogni creazione.
È un incontro intimo e travolgente tra l’uomo e l’invisibile, è un’unione che dà vita all’Arte nel suo significato più ardente, la fusione tra materia e spirito.
Spesso mi trovo ad immaginare donne e uomini dell’antichità dipingere con l’ocra le pareti di buie caverne, dipingevano con rozzi utensili alla flebile luce di una piccola fiamma. Dopo migliaia di anni quei dipinti vibrano ancora di bellezza e passione primordiale, in essi è racchiuso il desiderio dell’umanità di ritornare a casa, e far l’amore con Anima, amante sconosciuta che strenuamente ricerchiamo nei volti di tutti gli altri amanti.
Ma l’artista lo sa bene che quell’incontro avviene all’interno e una tela, un blocco di marmo, un pezzo di legno, uno strumento musicale o un foglio di carta è un semplice mezzo, uno specchio nel quale immergersi e che alla fine del viaggio rende testimonianza. Come una fotografia rammenta all’artista che in quell’istante non era più qui, era tutt’uno con Lei, quel frammento d’Arte è la prova che per qualche momento si è permesso di essere immenso.
Con lo sguardo sempre rivolto al passato ripenso ai templi antichi: alle piramidi, al palazzo di Cnosso, ai monumenti greci ed etruschi. Immagino i sacerdoti/artisti dipingere e pregare rendendo la terra sacra e fertile, quando ancora non si era dimenticato che l’Arte è la via per il Sacro.
È questo il bagaglio di ogni artista, che lo sappia oppure no, in lui è ancora viva quella fiamma, quel desiderio intenso di riscoprirsi oltre i propri confini.
Ogni incontro con l’Anima sembra essere sempre l’ultimo poiché ogni volta è diverso: lei muta e l’artista si scopre cambiato e allora lasciatemi dire che l’artista è principalmente un viandante che riconosce di essersi smarrito e con coraggio si avvia sul sentiero per esplorare e scoprirsi.
Ma non crediate che egli voglia semplicemente conquistare la meta!
Egli è figlio del desiderio e godrà di ogni istante del viaggio, si struggerà con passione, riderà rapito dall’estasi, si farà silenzioso da quanta meraviglia i suoi occhi scorgeranno. Non ha fretta un’artista, tantomeno ha paura… egli è fuoco e desidera ardere.
È con questa scintilla che scrivo il mio primo post per il Movimento Arte Spirituale, affinché possa offrire il mio contributo a un progetto tanto importante: sperimentare l’unione col sacro attraverso l’arte.
Non lasciamola avvizzire impolverata nei musei, non crediamo di non essere all’altezza di tanta bellezza, ricordiamoci di quelle donne e di quegli uomini che dipingevano nelle caverne: non sapevano nemmeno se avrebbero goduto della prossima primavera, non sapevano leggere né scrivere,
erano nudi e probabilmente affamati ma nulla impediva loro di essere artisti.